Caro Draco ti scrivo... (così anche Lucio è contento ;-)))
Come ben sai, abbiamo costituito un gruppo parallelo di "ribelli", col termine "ribelli" inteso nel senso (speriamo) migliore: ovvero persone che cercano di capire il progetto.
Cosa ci sta dietro, da dove viene, chi ne fa parte e, soprattutto, dove sta andando.
Teoricamente dei ribelli dovrebbero cercare di cambiare una situazione, noi non siamo di quel genere: capiamo perfettamente che Asgardia, così com'è scritto in fondo a tutte le pagine del sito, è "un trademark di AIRC" cioè, come faceva giustamente notare @EyeR (che poi, anche per questo, è stato bannato), avremo uno Stato (ad oggi una Nazione) di proprietà di una ditta commerciale. Situazione quanto mai inusuale, se non ridicola ma, purtroppo, anche molto seria.
Il tutto, come credo di aver già detto, parte dal fatto che una persona, il Dottor Igor Ashurbeyli, è amministratore delegato (CEO) di AIRC (e, probabilmente, anche di Room, ma non ricordo bene: forse Room è amministrata dal suo socio russo) ed i capitali che vengono messi in Asgardia provengono direttamente da AIRC, Room e le altre aziende dello stesso giro (NGO Asgardia è solo una ditta "di comodo", registrata come "organizzazione non governativa", per avere un riferimento di Asgardia che non sia AIRC... il che mi puzza molto di SrL, "responsabilità limitata" = se qualcosa andasse male, si chiude NGO Asgardia ed i problemi rimangono confinati in quell'ambito).
Teoricamente, come ditta, AIRC e ditte associate potrebbero creare un "gruppo" (NGO Asgardia) per l'esplorazione dello spazio, non credo esista una legge che possa impedirlo. Il problema principale, credo, risiede nei finanziare una cosa simile perchè, se lo fai come ditta, devi assumere dei lavoratori ai quali poi pagare gli stipendi.
Probabilmente ne AIRC ne Room o le altre società hanno capitali a sufficienza per un'operazione del genere (tieni conto che, in ambito spaziale, qualsiasi costo è in termini di milioni per la più piccola cosa, dovendo rispondere a parametri di sicurezza più stringenti di quelli militari).
E così, penso, venne La Grande Idea: far pagare ad altri! :-D
Entrambi, credo, abbiamo già sentito la frase "costruirò un muro, e lo pagheranno loro" ;-)))
Se sei una ditta, i soldi li devi prima guadagnare (proventi) e poi sborsare (stipendi). Se sei uno Stato, invece, puoi farti le tue leggi e, fra queste, quelle sulle tasse, donazioni e quant'altro. Il problema di uno Stato, però, è che non è composto da "dipendenti" (sorvolando sulla concezione di Stato di berlusconiana memoria) ma da "cittadini": ai dipendenti ti basta chiedere (ordinare) di far determinate cose e queste vengono eseguite, mentre i cittadini, per darti dei soldi in termini di tasse, vogliono indietro qualcosa. La prima di queste cose sono i diritti che, ad oggi, possiamo riassumere in "democrazia" (ovvero "pago, quindi voglio", parafrasando Descartes).
Da qui l'ovvia modalità, delineata nella bozza ufficiale della Costituzione, di una monarchia "assoluta" in cui il Re decide, anno per anno, la "linea politica" del regno e chiede agli altri organi, che sono ad esso sottomessi, di "adottarla" (Parlamento) e "metterla in pratica" (Governo).
Se tracci un grafico delle interrelazioni fra i corpi dello Stato descritti nella Costituzione, vedrai che non c'è alcun bilanciamento fra il Re, la Corte Reale, il Consiglio Reale dei Valori Supremi, il Governo, il Parlamento, la Magistratura, il Procuratore e l'Ufficio Nazionale di Revisione (finanziaria), partendo dal fatto che "Il Capo di Stato è il capo del governo e non fa parte di nessuno dei rami del governo" (art.30, par.2). Tale grafico, banalmente, ricalca quello che è possibile trovare in ogni ditta di una certa entità: amministratore delegato (a volte proprietario), consiglio di amministrazione, reparto legale, ispettorato, organizzazione... qui poi abbiamo un Parlamento ma, di fatto, questo dovrà "adottare la legge asgardiana" (art.34, par.12, capo a.) non "crearla", come avviene nelle democrazie: questo perchè, a crearla, penserà già il Re con i suoi decreti e, soprattutto, "definisce le principali direzioni della politica interna ed estera" (art.32, par.1), oltre a "proporre disegni di legge al Parlamento" (art.32, par.12, capo e).
Quindi, in definitiva, abbiamo una ditta/reame, che fa capo ad un CEO/Re, con Costituzione e leggi scritte direttamente dal Re/CEO, i paralleli sono evidenti. L'unica stonatura, come dicevo, è che i dipendenti/cittadini, invece di ricevere uno stipendio per quanto faranno nella ditta/reame, lo pagheranno. :-D
L'altra cosa che stiamo facendo in quanto ribelli, è il cercare di capire se "è tutto qui" oppure se, dietro ai vari giri di parole, non si nasconda dell'altro. E' un compito complicato dal fatto che nessuno di noi è un "investigatore" ne, a quanto ne so, addentro nei circuiti internazionali in cui girano le notizie "vere". Suona molto "complottista", lo so benissimo, ma quanto abbiamo raccolto (e scritto anche qui, alla luce del sole, rischiando anche il ban) sia normalmente in rete sia tramite wikileaks, non ispira buoni auspici per Asgardia. E' un peccato, perchè l'idea era anche buona ma, come "regno di una persona", anzichè come "gruppo di uguali", non credo abbia grandi possibilità.
Questo ovviamente non vuol dire che Asgardia, come regno di Re Igor, non nascerà: semplicemente non sarà la democrazia di cui tutti parlano in forum. D'altro canto non sarebbe la prima organizzazione ad esistere in questa maniera: FaceBook ha un "Re assoluto", Zuckerberg, che è il CEO, uno che grazie a FB è diventato uno dei più ricchi del mondo, esiste e ci gira un mucchio di gente (anche se non credo ne paghi le tasse. ;-))
Ultima cosa, ma forse non meno importante, riguardo alla Costituzione: la bozza inglese è stata rilasciata il 18 maggio e, tenendo conto che la "deadline" per presentare commenti era il 28, ha lasciato solo 10 giorni... agli anglofoni. La versione russa è stata rilasciata due giorni dopo, il 20 maggio, quella in spagnolo il 22 maggio, l'italiana il 24, la tedesca il 25, la portoghese il 26, quella in turco il 28 addirittura, quella in francese il 29, la cinese il 30 e, buona ultima, quella in arabo il 2 giugno.
Questo, almeno secondo me, significa che, una volta di più, alla dirigenza non interessa una beneamata mazza degli "apporti" che sembrano richiedere a gran voce e con gran dimostrazione di democrazia e magnanimità (rif. "we need your voice"). Giova ricordare che i gruppi cinese e turco da soli, assommano al 27,8% degli utenti asgardiani (50.357 su 181.163).