A new strardary journey, within the song The Universe Within Us. A new and technological version dedicated to all human beings. This song was made with a high editing rate with a technological and futuristic atmosphere. Compared to the previous version of 2017, I tried to change the structure, making it more enveloping, accentuating the emotions and the sound molecular structure, with more studied and electronic rhythmic effects. Song Available free on http://jamendo.com https://www.jamendo.com/track/1767203/the-universe-within-us Music Video directeb by: Ejay Ivan Lac Year: 2020 Video by: GIPHY

I have always loved the cyberpunk environment, a world surrounded by good technology, which does not destroy but improves life. And it is precisely the technology that inspires my music. In these quarantine months I created electronic music tracks, inspired by this dystopian scenario, looking for sounds and creating rhythms that could immerse people within a robotic reality, even if very nocturnal, imagining a technology club, where people unite to dance something different. You can find this little album for free on Jamendo. Hope you like it! thank you all. :) Cyberpunk Club https://www.jamendo.com/album/192609/cyberpunk-club

Created in the era of Covid19, where artists never stopped, but continued to create. Where people respected the rules, but also wanted to know the truth. Song: Im Gone Artist: Ejay Ivan Lac Video clips: Cottonbro by Pexels Directed and edited by: Ejay Ivan Lac ------------------------------------------------------------------------------------------------ Song Available in Itunes https://music.apple.com/it/album/obscure/1484941069 Spotify https://open.spotify.com/track/1d6IfpmcF8jM3P4uXYWZHy Deezer https://www.deezer.com/it/album/83064272 Jamendo https://www.jamendo.com/track/1617573/im-gone Tidal tidal.com/browse/track/101724947?play=true Amazon Music https://www.amazon.com/gp/product/B07MH8T3BY/ref=dm_ws_sp_ps_dp Google Play Music https://play.google.com/music/preview/Bnuyky25sq2tpcgtcilextmh4gy?u=0# --------------------------------------------------------------------------------- Cotton Bro https://omycotton.com Ejay Ivan Lac Official Instagram http://instagram.com/ejayivanlac Ejay Ivan Lac Official Blog http://ejayivanlacworld.blogspot.it

Capacity building in emerging space nations: Experiences, challenges and benefits Author links open overlay panelSusanJasonaMartinSweetinga Show more https://doi.org/10.1016/j.asr.2010.03.003 Get rights and content Abstract This paper focuses on ways in which space is being used to build capacity in science and technology in order to: • Offer increasing support for national and global solutions to current and emerging problems including: how to improve food security; resource management; understanding the impacts of climate change and how to deal with them; improving disaster mitigation, management and response. • Support sustainable economic development. We present some of the experiences, lessons learned and benefits gained in capacity building projects undertaken by Surrey Satellite Technology Ltd. and our partners from developing and mature space nations. We focus on the Turkish, Algerian and Nigerian know-how and technology transfer programmes which form part of the first Disaster Monitoring Constellation (DMC) in orbit. From the lessons learned on Surrey’s know-how and technology transfer partnership programmes, it is clear that space technology needs to be implemented responsibly as part of a long-term capacity building plan to be a sustainable one. It needs to be supported with appropriate policy and legal frameworks, institutional development, including community participation, human resources development and strengthening of managerial systems. In taking this on board, DMC has resulted in a strong international partnership combining national objectives, humanitarian aid and commerce. The benefits include: • Ownership of space-based and supporting ground assets with low capital expenditure that is in line with national budgets of developing nations. • Ownership of data and control over data acquisition. • More for the money via collaborative consortium. • Space related capacity building in organisations and nations with the goal of sustainable development. • Opportunities for international collaboration, including disaster management and relief.

Preso da un articolo su WIRED.it, penso sia molto apprezzato da tanti asgardiani. 5 cose che non possono mancare in una serie tv su Isaac Asimov di Lorenzo Fantoni Giornalista, videogiochi, feticci nerd e affini 13 APR, 2018 Il popolare autore di fantascienza arriverà sui nostri schermi con una serie tv finanziata da Apple sul Ciclo della Fondazione, ecco alcuni capisaldi del sua visione È appena arrivata, ma era nell’aria da tempo, la notizia che Apple si imbarcherà nella produzione di una serie tv basa sul Ciclo della Fondazione di Isaac Asimov, una saga che occupa sette volumi, iniziata negli anni ’50 e conclusa all’inizio dei ’90. Il Ciclo della Fondazione è forse uno dei progetti più ambiziosi e simbolici di Asimov, quello in cui la sua visione poetica di una fantascienza rigorosa, matematica, cerebrale, ma comunque positiva e tesa un futuro di miglioramento abbraccia una storia che percorre migliaia di anni e dissolve i propri personaggi per diventare essa stessa protagonista del racconto. Renderla una serie tv è senza dubbio un progetto estremamente ambizioso che porta con sé molte criticità, legate sia all’enormità del racconto, sia al bisogno di rendere in maniera consona l’ambientazione e lo stile di Asimov. Fateci caso, nonostante la sua fama e la sua produzione, ci sono pochissimi adattamenti famosi delle sue opere. Se togliamo Io, Robot e L’uomo bicentenario, sono tutte produzioni minori che si contano sulle dita di una mano. Ma quali sono le fondamenta del suo stile? Quali le caratteristiche imprescindibili? 1. Pochi fronzoli Non si può certo dire che Asimov sia uno scrittore barocco, la sua prosa tende a essere semplice, chiara, priva di particolari artifici retorici. Se fosse un carpentiere sarebbe quello che preferisce creare un mobile essenziale ma funzionale, piuttosto che indugiare su dettagli complessi e soluzioni pensate per stupire il committente. Non a caso è sempre stato considerato uno dei principali punti di contatto fra scienza e letteratura, l’esponente di spicco di una fantascienza che punta a essere soprattutto scienza e a indugiare meno sugli aspetti fantastici, assurdi, spettacolari o introspettivi. Lui e Dick erano i due estremi del genere. Rendere tutto ciò dal punto di vista visivo e narrativo potrebbe essere complesso in un medium che ha senza dubbio bisogno di qualcosa di emozionante per mantenere viva l’attenzione degli spettatori. 2. La scienza come superpotere Asimov è uno dei principali esponenti di quella che viene definita fantascienza sociologica, i suoi racconti sono spesso analisi del cambiamento dell’uomo attraverso i secoli, indagano i meccanismi che regolano la nostra società, ci stuzzicano con quesiti logici, mettono a nudo le contraddizioni della politica, e l’inadeguatezza dei governi. Per Asimov la scienza era l’unico superpotere necessario nelle sue opere. Grazie ad essa erano possibili i robot positronici, le relative leggi della robotica, il supercomputer Multivac, le predizioni della Psicostoriografia. 3. Pedine, non personaggi Questa predilezione di Asimov per il grande disegno globale lo portava inevitabilmente a interessarsi molto meno dei personaggi che si muovevano al suo interno. Ci sono alcune notabili eccezioni, come Hari Seldon, lo studioso che preconizza la caduta delle grandi civiltà galattiche nel Ciclo della Fondazione, o il robot de L’Uomo bicentenario, ma nella maggior parte dei casi Asimov non era interessato a indagare le profondità dell’animo umano come alcuni suoi colleghi. Non c’era alcuna frontiera all’interno dell’essere umano se non quella necessaria a far progredire la scienza. Questo forse rendere le sue opere prive di personaggi memorabili (escludendo il ciclo di Lucky Starr, scritto da giovanissimo) e potrebbe rappresentare un ostacolo in una serie tv che ha spesso bisogno di creare un legame con lo spettatore attraverso i suoi protagonisti. 4. Supercomputer Una delle intuizioni più interessanti di Asimov è senza dubbio Multivac, una sorta di enorme supercomputer in grado di aiutare l’umanità che assume di volta in volta ruoli e sembianze differenti. In alcuni racconti è grande quanto un pianeta, in altri occupa poco spazio, a volte si esprime con fogli stampati e funziona a schede forate, proprio come i supercomputer dell’epoca di Asimov, altre volte invece usa la telepatia, in alcuni casi segue la logica, in altri e in grado di esprimere emozioni o ascendere addirittura al divino. Multivac e in generale i calcolatori sono senza dubbio una delle figure più importanti dei racconti di Asimov, che ne aveva compreso le possibilità e il ruolo che avrebbero avuto nell’aiutare l’essere umano ad analizzare una grande mole di dati. I computer nelle sue storie e nelle sue saghe sono quasi dei personaggi aggiunti, sono i motori della storia che a volte permettono all’uomo di progredire, in alcuni casi lo sostituiscono, in altri sono usati come contraltare rispetto all’irrazionalità umana. In ogni caso non devono mancare. 5. La Robotica Non ha un ruolo centrale nel Ciclo della Fondazione, ma la robotica di Asimov è una delle più importanti rivoluzioni nel mondo della letteratura e della fantascienza. Fu lo scrittore il primo a pensare un robot che non fosse una sorta di Frankenstein di metallo né un oggetto stupido che l’uomo poteva manipolare a piacimento. I robot di Asimov, basati sul cervello positronico, sono esseri al servizio dell’uomo, non sono pericolosi né ridicoli, ma anticipano di molti anni i concetti della piena automazione che affrontiamo oggi e furono probabilmente l’ispirazione di moltissimi altri robot famosi della storia, come Astro Boy o Data. Per Asimov, a differenza di quelli di Philip K. Dick, che li eleverà al rango di androidi, non hanno emozioni, a meno che non ci sia un malfunzionamento, e sono coerenti con la visione scientifica dell’autore, le cui tre leggi della robotica (più la legge 0) sono ancora oggi valide linee guida per la creazione di una Intelligenza artificiale.

The immune system in space, including Earth-based benefits of space-based research Gerald Sonnenfeld Current pharmaceutical biotechnology 6 (4), 343-349, 2005 Exposure to space flight conditions has been shown to result in alterations in immune responses. Changes in immune responses of humans and experimental animals have been shown to be altered during and after space flight of humans and experimental animals or cell cultures of lymphoid cells. Exposure of subjects to ground-based models of space flight conditions, such as hindlimb unloading of rodents or chronic bed rest of humans, has also resulted in changes in the immune system. The relationship of these changes to compromised resistance to infection or tumors in space flight has not been fully established, but results from model systems suggest that alterations in the immune system that occur in space flight conditions may be related to decreases in resistance to infection. The establishment of such a relationship could lead to the development of countermeasures that could prevent or ameliorate any compromises in resistance to infection resulting from exposure to space flight conditions. An understanding of the mechanisms of space flight conditions effects on the immune response and development of countermeasures to prevent them could contribute to the development of treatments for compromised immunity on earth.

Old Disk, is that old processor that generates synthetic sounds, mixed with the rhythm of the future. That rhythm that you can listen to in some clubs, but not the common ones, but quite those of the most colorful and technological metropolis in the world, Tokyo. Glitch Dance, or Glitch Hop, is a style that recalls broken processor sounds, melodies break, and are generated as system errors. Old Disk, sounds like this, between electronic vocals, and strips of sound effects, broken, that take shape and rhythm, regenerated and mixed, with functioning systems. Too complicated? Then you just have to press play, to immerse yourself in a culture that we now know in part, but not in full. Tokyo, like all the other cities in Japan, has always been my good source of inspiration for my pieces, together with the USA, a riot of electronic fantasies, which leave room for hundreds and hundreds of rhythmic nuances. I love to mix cultures, I love to combine thoughts and minds that are different from mine, to learn, discover and create something unique. Wondering how a "Dance" song sounds in a Tokyo club? well, I answer you that it sounds in a thousand different ways from how it sounds in the West, and this piece of mine is one of a thousand.

An incredible virtual trip, inside the Space Nation of the future, with the song by Ejay Ivan Lac, intitled "My Life on Asgardia". Insert your VR glasses and enjoy the show! Song available in: Spotify https://open.spotify.com/track/5A6sMSvqQORT4h1F7LLqg2 Jamendo http://jamen.do/t/1521639 Itunes https://music.apple.com/it/album/my-life-on-asgardia/1385621439?i=1385623024 and more...