Nessun problema, Stephen, semplicemente non ritenevo necessario, dato che mi son già espresso (in inglese) altrove, ritirare fuori al solita solfa.
Brevemente:
- Asgardia è Asgardia: il "requisito minimo" per registrarsi su Asgardia è l'inserimento dei propri dati personali negli archivi di Asgardia, oltre al possedere un indirizzo mail attivo.
- Facebook non è ne Asgardia ne fa parte dei requisiti minimi per la registrazione: uno, ovviamente ed in piena libertà, può "seguire" Asgardia da Facebook (o su Twitter), ma questo non dovrebbe esser dato per scontato, ne da parte degli asgardiani, tantomeno da parte dell'amministrazione.
- Per questa ragione, in passato, ho stigmatizzato il fatto che certe iniziative (ad es. il contest sui video degli asgardiani) venissero annunciate/portate avanti solo su un "sistema terzo" come Facebook, non in parallelo con il forum di Asgardia (che, fra l'altro, è l'unico organo ufficiale). Mi sarei, piuttosto, aspettato il contrario.
Questo sia ovviamente detto in generale e per la tua informazione.
Va detto che, per quanto ne posso sapere, pur non avendo (come al solito) risposto alla mia richiesta, l'amministrazione non ha più portato avanti, da quel momento, le proprie iniziative in quel modo. Quindi, come si dice, pace e bene lo stesso.
A proposito di Facebook
Personalmente non "disapprovo" Facebook: è uno strumento come tantissimi altri (tanti che, a mia volta, uso da decenni). Quello che disapprovo, di Facebook, è il fatto che, pur essendo "tutto gratis", Zuckerberg è la quinta persona più ricca del mondo (fonte: Forbes): come può accadere una cosa simile in un sito "gratis"?
La semplice pubblicità non giustifica, se non in minima parte, le ricchezze del proprietario di Facebook, devo quindi per forza ritenere (e non sono certo l'unico) che quei soldi provengano da un'altra fonte, più nello specifico, dalla vendita dei dati degli utenti, quand'anche ciò fosse espressamente proibito nelle Condizioni d'Uso del sito.
Tali dati, in effetti, giustificano pienamente le ricchezze accumulate e, se una persona ha il diritto di vendere (o far vendere) i propri dati, ricavandone un'utilità per il fatto di aver a disposizione lo strumento, ritengo "eticamente sbagliato" che questa cosa non venga detta chiaramente (ma, ovviamente, se venisse detto, tanti utenti lascerebbero Facebook e tanti altri non vi entrerebbero: fine della pentola d'oro), ragion per cui non uso Facebook e/o altri servizi simili.
Questo non vuol essere un giudizio sui tanti che lo usano (ho appena scritto che, per quanto mi riguarda, hanno il diritto di farlo), semplicemente descrive il mio fastidio quando la "mia nazione" (in questo caso Asgardia) implicitamente decide che "tutti sono utenti di Facebook, quindi usiamo quel canale", assunto in gran parte errato, esattamente pari al mio fastidio quando il mio Stato (l'Italia) implicitamente decide che "tutti hanno la televisione, quindi applichiamo il canone in bolletta elettrica", costringendomi a fare una dichiarazione di "non possesso di TV" ogni anno (e fortuna che non devo andare in Motorizzazione a dichiarare che "non ho un motorino, ne un TIR a sei assi"). Asgardia pare "aver capito" come stanno le cose, spero lo capirà anche l'Italia, prima o poi.