Apr 19, 17 / Tau 25, 01 16:03 UTC

Lo spazio (aereo): curiosità legale  

  Premesso che ho fatto qualche ricerca, anche se forse non così approfondita, e che non ho conoscenze legali a mia volta, chiederei agli esperti legali eventualmente presenti nel chapter (mi pare ce ne sia almeno uno) una definizione di "spazio internazionale".

  Mi spiego meglio: sappiamo che le "acque internazionali" sono quelle che, genericamente (senza entrar troppo in dettaglio), vanno oltre le "12 miglia" dalle coste di una nazione (definite "acque interne e territoriali"). Ora... sebbene i mari abbiano una profondità, la definizione è "bidimensionale" nel senso che tutto quello che si trova "sotto" la superficie marina, è ritenuto "parte della" nazione se entro le 12 miglia, esattamente come il suolo e sottosuolo, senza limitazione di profondità (chiaramente la "limitazione geometrica" è costituita dal fatto che il diritto si ferma al centro della Terra e non prosegue oltre... anche se, idealmente, potrebbe).

  Cosa avviene, invece, "sopra"? So che esiste uno "spazio aereo", che viene però definito, sempre in termini bidimensionali, più che altro relativamente ai "servizi al volo" offerti agli aeromobili, secondo le definizioni ICAO, la cui estensione superiore è chiamata UIR (upper flight information region).
  Quel che intendo è: fin dove, in altezza, si estende la "sovranità aerea" di uno Stato? ovvero, credo, dove inizia lo "spazio" (che, penso, dovrebbe essere internazionale)?
  La domanda che ne consegue è: i satelliti che ruotano attorno alla Terra, posto che le orbite, per ovvi motivi, sono ben note, non dispongono di "orbite di proprietà" degli Stati proprietari degli stessi, giusto? (ho un amico convinto che sia così) Nemmeno le "costellazioni" di satelliti, quali i vari sistemi GPS (americano, russo, cinese, ed ora europeo), credo.
  Da questa pagina leggo che "in astronautica la mesosfera viene considerata il confine con lo spazio interplanetario" (quindi 50 km di altitudine) oltre il quale dovrebbe valere il Trattato sullo spazio extra-atmosferico che però, per il poco che ho letto, non definisce esattamente l'altitudine oltre la quale cessa la sovranità nazionale (tant'è che, nel 1976 con la "Dichiarazione di Bogotà", otto nazioni hanno reclamato il controllo del "percorso orbitale geosincrono" (ovvero "quello che ti passa sulla testa e resta fermo (sincrono) in posizione").

  La curiosità verte su un discorso che si faceva in merito al "territorio" di Asgardia: siccome proprio il territorio è uno dei punti cardine, stabiliti dalle Nazioni Unite, per potersi definire "nazione", c'era chi proponeva di mettere, in acque internazionali, dei pontoni galleggianti ed usarli come "base territoriale" onde poi richiedere lo status di "nazione". La mia impressione è che, se AIRC riuscirà a mettere in orbita un satellite anche piccolo, e questo risiederà quindi nello "spazio internazionale", lo stesso dovrebbe poter essere usato come "territorio" e fornire la "base territoriale" alla prossima richiesta alle NU.

Apr 20, 17 / Tau 26, 01 12:59 UTC

@Jason Rainbow
> Sorry for the lack of Italian

Not a problem: we've "english capabilities" here, even when Bing's batteries are low. ;-)

[IT]
  Grazie per le tue parole e l'elaborazione sul thread. (english part follows ;-))
  E' mia opinione (da non legale) che, anche se, come hai correttamente affermato, non esiste la possibilità di "richiedere lo spazio come territorio" oltre un certo limite (Kármán line, 30 km, 50 km, altro a piacere: sarebbe interessante scoprire qual'è ma forse è tutt'ora indefinito), le nazioni stiano utilizzando leggi simili a quelle marittime (Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, UNCLOS, di Montego Bay, Jamaica) per le quali, ogni imbarcazione navighi nelle "acque internazionali" è "territorio dello Stato proprietario dell'imbarcazione", questo anche se "il mare" in cui l'imbarcazione sta navigando non può esser riconosciuto/richiesto come "territorio" di per se.
  E' infatti l'imbarcazione ad essere una sorta di "territorio mobile (galleggiante)" sulla quale valgono, per l'appunto, le leggi dello Stato di cui essa batte bandiera (leggi, tasse, ecc.).

  Allo stesso modo che, a quanto ne so, la ISS sta utilizzando per gestire l'accesso "territoriale" all'interno dei propri confini (anche se non è stato semplice definire gli accordi): l'ISS non "possiede" lo spazio entro il quale si sta muovendo (orbita) ma, all'interno dei propri confini, esistono un certo numero di regolamenti e leggi che si riferiscono alla "proprietà": in effetti, senza gli accordi intrapresi, ogni modulo sarebbe considerato come una porzione dello Stato (o ente sovranazionale) proprietario.

  A quanto ne so, non esiste un "limite delle 12 miglia" (22 km), come "territorio locale", della ISS o di alcun altro satellite orbitante attorno alla Terra o altri pianeti, esattamente come non esiste un "territorio locale" attorno alle navi in navigazione nelle acque internazionali.
  Una cosa interessante del progetto di Asgardia sarà anche il fatto che, in modo naturale, forzerà l'emergere di una "legge dello spazio", e mi pare una buona cosa.

[US/EN] (no Bing nor GoogleTranslator have been harmed to have this document translated) ;-)
  Thank you very much, Jason, for your thoughts and elaboration on the matter.
  In my humble and non-legal opinion, even if, as you correctly stated, there is no possibility to "claim space" beyond of "some limit" (Kármán line, 30 km, 50 km, or any other), nations are using kind of "sea laws" (UNCLOS, Montego Bay) by which, every boat into "international waters" is "territory of the owning State", this even if the sea itself can't be claimed as "territory". Thus, every ship is recognized, by law, as sort of "mobile territory" where the owning State's laws are in force (each boat is registered to a definite State, by law, inheriting its laws, taxation, etc.).

  The same way, as far as I know, the ISS is using to rule the "territorial access" into it's boundaries (even that, not so simple matter to rule): ISS is not owning the "space" into which it's traveling (orbit) but, into it's boundaries, there are a number of regulations (english refs.) in effect, which are "ownership" ones: as a matter of fact, without the existing agreements, each module should have it's "owning State's" laws.

  As far as I know, there is no "12 miles" limit, as "local territory", for ISS or any orbiting satellite around the Earth or any other planet, the same as there is no "local territory" around any ship into international waters.
  An interesting thing about Asgardia is it will naturally force new "space laws" to emerge, which is a good thing IMHO.