Aug 5, 17 / Vir 21, 01 17:12 UTC

Perdita della cittadinanza italiana  

Partendo da questo thread che mette in guardia gli americani dalla possibile perdita della propria cittadinanza in certi casi particolari, ho rivolto la seguente domanda al nostro Ministero degli Esteri, tramite il relativo form a disposizione del pubblico.

  Argomento: Cittadinanza

  Quesito: Dopo aver cercato risposta nell'attuale vs. documentazione, essendo la mia esigenza forse un pò anomala, scrivo per chiedere un chiarimento: molto semplicemente, visto che l'Italia ammette la cittadinanza multipla e non leggo di restrizioni, esistono per caso restrizioni non dichiarate relativamente
all'assumere una cittadinanza estera, in una nazione anche non riconosciuta dallo Stato italiano, se il cittadino ricopre cariche pubbliche in Italia e, mantenendo cittadinanza e cariche in Italia, vuol ricoprire cariche pubbliche nella nuova nazione? Mi scuso per la genericità della domanda ma faccio presente
che detto problema non è puramente teorico: ad esempio mi è noto che tali restrizioni sono presenti nelle leggi USA, relativamente ai detentori di cariche pubbliche, e portano alla perdita della relativa cittadinanza. Ringrazio per l'attenzione e saluto cordialmente.

Dopo poco tempo, l'Ufficio Relazioni col Pubblico del Ministero degli Esteri ha risposto:

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Servizio per la Stampa e la Comunicazione Istituzionale
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Piazzale della Farnesina, 1
I-00135 - ROMA

Gentile Signore,

grazie per la sua comunicazione.
Al riguardo desidero informarla che la normativa vigente (L.91/1992) prevede la perdita della cittadinanza nei seguenti casi:

  1. Perde la cittadinanza automaticamente:

      1. il cittadino italiano che si arruoli volontariamente nell'esercito di uno Stato straniero o accetti un incarico pubblico presso uno Stato estero nonostante gli venga espressamente vietato dal Governo italiano (art. 12, comma 1 legge n. 91/92);
      2. il cittadino italiano che, durante lo stato di guerra con uno Stato estero, abbia prestato servizio militare o svolto un incarico pubblico o abbia acquistato la cittadinanza di quello Stato (art. 12, comma 2 legge n. 91/92);
      3. l'adottato in caso di revoca dell'adozione per fatto a lui imputabile, a condizione che detenga o acquisti un'altra cittadinanza (art. 3, comma 3 legge n. 91/92) .

  2. Perde la cittadinanza a condizione che vi rinunci formalmente:

      1. l'adottato maggiorenne, a seguito di revoca dell'adozione per fatto imputabile all'adottante, sempre che detenga o riacquisti un'altra cittadinanza (art. 3, comma 4 legge n. 91/92);
      2. il cittadino italiano, qualora risieda o stabilisca la propria residenza all'estero e se possiede, acquista o riacquista un'altra cittadinanza (art. 11 legge n. 91/92);
      3. il maggiorenne che ha conseguito la cittadinanza italiana da minorenne a seguito di acquisto o riacquisto della cittadinanza da parte di uno dei genitori, a condizione che detenga un'altra cittadinanza (art. 14 legge n. 91/92).

La dichiarazione di rinuncia alla cittadinanza è resa, in caso di residenza all'estero, all'Ufficio consolare competente. Essa deve essere corredata della seguente documentazione:- atto di nascita rilasciato dal Comune presso il quale detto atto risulta iscritto o trascritto;
- certificato di cittadinanza italiana;
- documentazione relativa al possesso della cittadinanza straniera;
- documentazione relativa alla residenza all'estero, ove richiesta.

Il minorenne NON perde la cittadinanza italiana se uno o entrambi i genitori la perdono o riacquistano una cittadinanza straniera.
Le donne che dopo il 1° gennaio 1948 abbiano automaticamente acquistato una cittadinanza straniera per matrimonio con cittadini stranieri o per naturalizzazione straniera del marito nato italiano NON hanno perso la cittadinanza italiana. Al fine di consentire le necessarie annotazioni a margine degli atti di stato civile, è necessario che le donne interessate (o i loro discendenti) manifestino ai competenti uffici consolari la volontà di mantenerla, mediante una dichiarazione di possesso ininterrotto. (http://www.esteri.it/mae/it/italiani_nel_mondo/serviziconsolari/cittadinanza.html)

È mio dovere infine specificarle che la legge 91/92 non si applica a al caso di Stati non riconosciuti dall'Italia (http://www.treccani.it/enciclopedia/stati-non-riconosciuti_%28Enciclopedia-Italiana%29/), la cittadinanza conferita dai quali, nell'ordinamento giuridico italiano, non ha valore.

Cordiali saluti,
Paolo Danilo Notaro
Ufficio Relazioni con il Pubblico

Siccome noto che alcuni italiani si stanno candidando a far parte del Parlamento di Asgardia (e si parlava anche di "esercito" in qualche thread, anche se informalmente), queste informazioni, se non oggi magari in futuro, potrebbero far loro comodo, in quanto contengono i riferimenti normativi per capire se esista o meno questa possibilità, sì da poterla valutare.

Nov 26, 17 / Sag 22, 01 16:43 UTC

quindi un parlamentare perderebbe la cittadinanza solo se l'Italia dichiarasse guerra ad Asgardia o se si rifiutasse di rinunciare alla carica a seguito di un ultimatum?  gli altri cittadini invece? risentono lo stesso delle richieste di non partecipazione(non parlo dello stato di guerra)?

  Last edited by:  Silvano Boschivon (Asgardian)  on Nov 26, 17 / Sag 22, 01 16:45 UTC, Total number of edits: 1 time

Nov 26, 17 / Sag 22, 01 17:48 UTC

Caro Elwe grazie per l'informazione, personalmente sospettavo un qualcosa del genere, ma la tua iniziativa mi ha chiarito le idee.

#SILBO85 Come detto su credo che vi siano vincoli solo per chi ricoprirà ruoli amministrativi pubblici o comunque in casi particolari come hai ben specificato, indipendentemente da come la pensiamo attualmente, il tutto sarà molto chiaro quando asgardia sarà pienamente riconosciuta

  Updated  on Nov 26, 17 / Sag 22, 01 17:52 UTC, Total number of edits: 1 time

Nov 27, 17 / Sag 23, 01 17:35 UTC

Beh vedremo. Non penso ci saranno problemi simili (sempre se verremo riconosciuti come nazione).

Informazione utilissima soprattutto per chi, come me, ha deciso di mettersi al servizio candidandosi.