Ok, ma nulla da commentare sulla Costituzione? Non parlo solo di te, Giuseppe: in teoria siamo in 8149, italiani, ad aver confermato i nostri dati.
In questi due giorni ho cercato di farmi un'idea degli organi dello Stato e dei loro rapporti, sia in termini di "chi elegge chi" (o, ancora più importante, "rimuove"), sia in termini di "chi fa cosa", tenuto conto che non sono un avvocato, men che meno costituzionale, e non ho alcuna conoscenza (a parte quella di base, scolastica) sui processi di funzionamento di organi statali.
Il primo commento in assoluto che mi viene è: non sono pronto a diventare un suddito.
L'italia non è più soggetta alla monarchia da oltre 70 anni (referendum del 1946), io sono "nato libero"... e mi piacerebbe rimanerlo.
Poi riscontro un'asimmetria fra l'asserzione "in Asgardia tutti sono uguali" e "il Capo dello Stato, definito anche Monarca o Re, ha l'immunità e può essere deposto solo in caso di inabilità a governare o per problemi, anche temporanei, di salute che lo rendano inabile". Evidentemente la prima frase è inesatta: "tutti i plebei sono uguali" sarebbe più corretto perchè, pare evidente, plebei a parte esistono persone "più uguali" degli altri (il Re, il Giudice Supremo ed i membri/giudici della Corte Reale godono dell'immunità).
Ci sarebbe da argomentare sul fatto che non è definito rispetto a cosa esista questa immunità: rispetto a (tutta) la legge? rispetto ad aspetti particolari (es. l'espressione delle proprie opinioni)? in assenza di definizioni, è normale assumere che l'ambito sia quello più largo: tutto.
Un'altra cosa che ho notato, è che non viene specificato da nessuna parte, se non sbaglio, qual'è il "corpo legislativo" (chi scrive le leggi) mentre, ad esempio, è ben chiaro (art.35 com. 1) chi rappresenta il "potere esecutivo" (Governo): del Parlamento si descrive solo la modalità di elezione, la durata della partecipazione e v'è un accenno (art.34 com. 12 lett. a) al fatto che "adotta" le leggi (evidentemente scritte da altri). Ora... "adottare" può significare che "ne prende atto" e le inserisce nel corpus dei Codici Civile e Penale (ammesso che esisteranno: non se ne parla mai ma esistono numerosissimi riferimenti a "the law", senza alcuna specificazione).
Questo mi porta a pensare ad una specie di "organo accessorio": si da ai cittadini (ricordo, solo quelli L3, che hanno accettato la Costituzione) una specie di contentino, permettendogli di "adottare" (ratificare) le leggi (scritte evidentemente da "altri": il Re, la Corte Reale, il Reale Consiglio del Valori Supremi)... nella pratica, usciranno degli "editti" (un pò come i decreti odierni) che il Parlamento farà diventare "leggi dello Stato" (con una discussione? senza? discuteranno ma servirà a poco? non si sa).
Ci saranno 13 Comitati Permanenti, in corrispondenza dei 13 Ministeri, probabilmente "in supporto" agli stessi (anche se il Governo avrà "solo" la responsabilità di far mettere in pratica le leggi).
Nella pratica, avendo un Parlamento monocamerale, non esistono cose come la Camera Bassa (deputati) e Camera Alta (senatori): pare che quest'ultima sarà rappresentata direttamente dal Re e dalla Camera dei Valori Supremi (Consiglio Reale dei Valori Supremi).
L'impressione che ne ho avuto è di una monarchia zarista di un centinaio di anni fa: perfino Putin, oggi, almeno nella teoria, può perdere le elezioni a Capo dello Stato. Il nostro Re non avrà quel problema.
Non solo: "proporrà" il proprio successore e, se è vero che anche uno (o due) altri candidati, proposti da Parlamento e dal Consiglio Reale dei Supremi Valori, potranno essere eletti via referendum popolare... vogliamo immaginare quale candidato lo sarà?
Problema che, comunque, si presenterà non prima del 2038, quando il Re raggiungerà la veneranda età di 75 anni (ed i figli l'età giusta per prendere il suo posto).
Ora, senza scendere ulteriormente in dettaglio, ero pronto ad accettare un Capo dello Stato che, tenendo conto che l'intera attuale organizzazione è di sua esclusiva proprietà, facesse un periodo (es. 7-10 anni) come Capo di Stato ed, in seguito, avesse un ruolo come Senatore a vita, del genere "consigliere" e cose del genere.
Ero pronto anche ad accettare un Presidente, come quello francese o americano, dotato del potere diretto per stabilire la linea politica dello Stato, della capacità di proporre alcune leggi di particolare rilievo al Parlamento (v. obamacare), il quale Parlamento però avrebbe dovuto restare indipendente, non succube, e che, dopo i regolari 7-10 anni, ci fossero elezioni (magari precedute da primarie) ed un'altra persona "qualunque" (ovviamente di rilievo, ma con la possibilità per chiunque di candidarsi, rispettati i vincoli) potesse essere eletta.
Se vogliamo, ero pronto anche ad accettare una monarchia costituzionale, in cui il regnante fosse in posizione accessoria agli organi legislativo, esegutivo e giudiziario, indipendenti ed autonomi nelle loro funzioni. Un monarca che, si, avesse potere propositivo, rappresentativo, e che esercitasse una funzione di controllo (come il Presidente della Repubblica), non uno dotato di potere autocratico, unico decisore.
Quello che non sono pronto ad accettare è una monarchia (fondamentalmente) ereditaria che non sia puramente di tipo rappresentativo (come le monarchie europee) ma che, al contrario, sia assolutamente esecutiva: questo contraddice sia il "principio di eguaglianza" (insito nella Costituzione) che cose tipo "la sovranità appartiene al popolo" (che invece, e non a caso, non è presente in Costituzione).
Il Re stabilirà la linea politica per Asgardia, la quale sarà vincolante per le altre componenti dello Stato: in pratica la Corte Reale ed il Consiglio Reale dei Supremi Valori daranno una mano al Re a stabilire, anno per anno, la linea politica, ed a scrivere le leggi, decreti, e quant'altro.
Al Parlamento verrà concesso di ratificarle ("adoption") e di "aiutare" il Governo tramite i 13 comitati permanenti.
Al Governo verrà chiesto di metterle in pratica.
Alla Banca Nazionale di sovvenzionarle, raccogliendo le tasse.
Al National Audit Office di controllare l'operato del Governo in termini finanziari.
Sarà una nazione di sudditi, e non credo di aver intenzione di prenderne parte.
A suo tempo, l'Unione Europea andrà nello spazio: se è vero che anche in UE esistono le monarchie (a breve ce ne sarà una di meno ;-)), è anche vero che sono e rimango un cittadino libero, uno a cui è intestata la "sovranità", quindi la responsabilità, del proprio Stato. E' una condizione che mi sta bene, mi trova d'accordo, ed intendo mantenere.
A margine: mi sta bene, nel 2017, un punto di vista scientifico ed uno Stato Spaziale che, in base a questo, su fondamenta democratiche (da "démos", popolo e "kràtos" potere), cerchi la propria via nello spazio.
Ma quello che Asgardia si appresta a fare sembra più un qualcosa di fantasy, col Re, i ciambellani, la Corte Reale, tutti i poteri al monarca... qualcosa che pensavo ci fossimo lasciati alle spalle da tempo e, pur non essendo mai stato per l'anarchia, di certo non sono per la monarchia.